Stefania Colombo/ ottobre 1, 2017/ articoli, Dominique Cappa/ 0 comments

I nonni sono una risorsa

“Credo che Dio il settimo giorno non sia andato in vacanza ma abbia inventato i nonni. E, accorgendosi che si trattava della più geniale delle sue creazioni, si sia preso una giornata libera per trascorrerla con loro.”

Fausto Brizzi

Pensando a che taglio dare ad una breve riflessione sul ruolo psicologico dei nonni, mi sono venuti in mente gli occhi lucidi di Marina, 40 anni, mentre durante la seduta di qualche giorno fa, mi parlava del dolore provato quando è venuta a mancare sua nonna, del profondo e significativo affetto ricevuto, e di come questo rapporto le abbia permesso di avere anche dei ricordi dolci della sua infanzia.

E le parole di Alberto, per il quale, cresciuto in una famiglia di genitori separati e in guerra fra loro, i periodi trascorsi con i nonni rappresentavano dei momenti in cui poteva finalmente fare il bambino e sentirsi accudito, protetto e importante.

Quando i nonni possono prendere parte alla vita di un bambino, quando se ne possono prendere cura e passare del tempo con lui, lasciano un segno incancellabile nella sua anima.

L’arrivo di un bambino ha un grande impatto psicologico ed emotivo non solo sui genitori, ma anche sugli altri membri della famiglia allargata: nonni, zii, cugini eccetera.

In particolare i nonni si trovano ad affrontare un importante compito evolutivo.

Devono imparare a restare genitori di un adulto e contemporaneamente diventare nonni di un bambino. Hanno inoltre da fare i conti con la presa d’atto del tempo che è passato e fare i conti con la propria età anagrafica.

Diventare nonni è quindi una nuova possibilità di crescita e di evoluzione che la vita offre. Un nonno ha la magnifica opportunità di sviluppare il proprio personale modo di ricoprire questo ruolo.

I contesti nei quali si sviluppa la relazione nonni nipote possono essere i più vari, a seconda dei contesti sociali, culturali e famigliari.

Restano però alcuni elementi comuni: il grande dono per un bambino di ricevere affetto, sostegno, complicità e perché no, qualche vizio, da adulti diversi dai genitori e allargare i confini della famiglia nucleare potendo disporre di un maggior numero di modelli affidabili e realistici.

I nonni hanno la possibilità di rigenerarsi a contatto con la vitalità e la vivacità dei bambini, ricontattare la propria energia infantile in una condizione che rispetto al crescere i propri figli è alleggerita dalla mancanza di responsabilità educativa di tipo genitoriale.

È infatti dei genitori del bambino la responsabilità educativa.

Ma c’è anche per i nonni la possibilità di riaccedere a funzioni materne e paterne con dei bimbi piccoli in un modo più leggero.

E qui arriviamo ai possibili problemi da affrontare nella complessa e delicata relazione fra nonni, genitori e nipoti.

E’ molto importante per rendere armonioso questo intreccio di relazioni fra diverse generazioni, che i nonni riconoscano ai propri figli, oramai adulti, il ruolo di genitori, accettandoli e riconoscendoli sul loro stesso piano, accogliendoli con gioia in quel mondo “misterioso” di cui avevano parlato chissà quante volte: “quando avrai tu i figli vedrai..”.

Fa parte della “crescita” dei nonni incoraggiare il proprio figlio adulto a costruirsi una nuova immagine di sé, quella di adulto capace di trasmettere la vita e di prendersene cura. Riconoscergli la competenza e il diritto di esercitarla.

Questo significa rispettare i confini e restare nei propri ruoli: i nonni fanno i nonni, i genitori fanno i genitori.

I nonni non devono invadere gli spazi dei genitori, ma anche i genitori del bambino hanno da stare attenti a non delegare ai nonni la crescita e l’educazione dei figli.

Oggi che le mamme tornano nella maggior parte dei casi a lavorare molto presto dopo la nascita dei bambini, i nonni sono veramente una risorsa importantissima su cui fare affidamento, ma è indispensabile, soprattutto per il benessere dei figli piccoli, rispettare i propri ruoli.

Soprattutto quando i nonni sono presenti quotidianamente è indispensabile che si facciano portavoce delle regole dei genitori, restituendo sempre a loro la titolarità del rapporto con i bimbi: “quando tornano mamma e papà glielo chiediamo”.

Allo stesso modo i genitori devono far sentire ai bambini che quando loro stessi non sono presenti i nonni hanno la responsabilità di fare rispettare anche regole differenti: “puoi guardare i cartoni mentre mangi con la nonna, ma con me no!”.

Insomma è indispensabile che genitori e nonni abbiano sviluppato fra di loro un rapporto di fiducia tale per cui vi sia la sicurezza che i ruoli non vengono confusi e siano reciprocamente riconosciuti.

Dominique Cappa

 

 

 

 

 

 

 

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