Stefania Colombo/ febbraio 18, 2019/ Stefania Colombo/ 0 comments

“La paura è l’emozione più difficile da gestire. Il dolore si piange, la rabbia si urla,
ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore.”
Gregory David Roberts

Esiste un’idea generale piuttosto diffusa riguardo la paura, che la vede come qualcosa di negativo, che si deve evitare o superare. O almeno, questo è stato il mio punto di vista per anni. In particolare mi sono sempre sfidata per ciò che riguarda le mie paure: le dovevo a tutti i costi superare. Ma con il tempo mi sono accorta che questo “buttarmi per andare oltre la paura“ era anche un modo per non sentirla fino in fondo, non darle spazio, non toccare la mia fragilità. Nel mio percorso di terapia personale prima e nel mio essere terapeuta poi, sto imparando ad incontrare veramente le mie paure come un percorso che si fonda sull’imparare ad avvicinarmi ad esse con amore e compassione, un processo di accettazione e perciò di risanamento. Ho sempre saputo che molto di ciò che m’impediva di vivere una vita appagante, risiedeva nelle mie paure, ma non ho mai capito, né sentito, che finché non le avessi esplorate profondamente e accettate non le avrei mai integrate.

Nel libro “A tu per tu con la paura.” di Krishanananda e Amana, gli autori affermano che possiamo scegliere se vivere nella giungla o nel giardino. Nella giungla siamo sopraffatti e viviamo assecondando valori di lotta, competizione, successo o fallimento, immagine e rendimento, e troviamo persone che vivono secondo una gerarchia basata sul fascino e sul potere e la sensazione predominante è quella di scarsità di paura e di continua lotta per la sopravvivenza. Nella giungla ci viene insegnato a spingerci oltre la nostra paura, a non sentirla e questo atteggiamento ci forza a compensare la nostra vulnerabilità e ad evitare la fragilità altrimenti soccombiamo. Nel giardino il mondo è un posto dove c’è spazio. E’ un mondo dove c’è la possibilità di esprimersi per chiunque. E’ un mondo di accettazione di ciò che siamo e di dove ci troviamo in cui, il supportarsi a vicenda, è un valore che ci aiuta ad imparare ad amare noi stessi e ci sostiene per accrescere le nostre doti e risorse personali. E’ un mondo dove l’altro non è una minaccia, ma una risorsa ed un appoggio.

Quindi vi consiglio, se avete voglia di riflettere un po’ sulla vostre paure e comprendere da dove arrivano, la lettura di questo libro che descrive un viaggio per uscire dal dominio della paura stessa, verso la possibilità di amarsi e quindi amare.
La paura è un sentimento umano onnipresente che spesso cerchiamo di negare o allontanare ma, per quanto cerchiamo di ignorarla, superarla, rimuoverla o nasconderla, essa esercita un effetto potente e rimane una forza nascosta che può causare ansia cronica, sabotare la nostra creatività, renderci rigidi, sospettosi, ossessionati dalle sicurezze, e può annullare i nostri sforzi di trovare l’amore.
Se invece facciamo amicizia con la paura, portandola allo scoperto ed esplorandola, essa può diventare una forza di trasformazione, aprendo in noi un abisso di vulnerabilità e autoaccettazione.

                                                                                                        

“A tu per tu con la paura.“
Vincere le proprie paure per imparare ad amare.
Autori: Amana, Krishnananda.

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