Stefania Colombo/ marzo 5, 2021/ articoli/ 0 comments

“Chi ama riesce a vincere il mondo, non ha paura di perdere nulla. Il vero amore è un atto di totale abbandono.“ – “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”

                                                                                                          Paulo Coelho

➡ La gran parte delle persone che incontro nel mio studio hanno la convinzione che l’amore sia principalmente una questione fra sé e l’altro, e che dipenda da chi abbiamo di fronte o dall’esperienza che stiamo vivendo, piuttosto che considerare che la capacità di amare e la qualità del nostro amore dipenda essenzialmente da noi stessi. 
Quindi spesso usano espressioni come: ”grazie a lui/lei ho trovato l’amore.” oppure ”per colpa sua non credo più nell’amore”. O ancora: “quando troverò la persona giusta mi innamorerò…”
In realtà l’amore, o meglio la nostra capacità di amare, non dipende dall’oggetto del nostro amore, ma da quanto noi siamo in grado di aprirci all’esperienza stessa dell’amore e di arrenderci ai nostri bisogni più profondi, rinunciando in primis al controllo su di noi, e quindi sull’altro e su ciò che accade nella relazione.

➡ ???? Amare l’altro significa in primis amare se’ stessi. La possibilità di amare qualcun altro senza avere un profondo amore per noi è solo un’illusione.
Sento molti miei pazienti dire di essersi completamente prodigati verso il proprio partner perché innamorati, salvo poi essere rimasti delusi perché non ricambiati o allontanati o semplicemente essersi stancati di dare tanto.

➡ La mancanza di amore per sé stessi cambia di molto la qualità dei rapporti con le altre persone. Ci rende insicuri e quindi sempre in cerca di segnali che ci rassicurino che il nostro partner ci considera e poiché siamo noi a non avere una profonda considerazione in noi stessi qualsiasi prova del suo interesse non sarà mai comunque esaustiva. 
Chi ama senza amare sé stesso spesso si rende indispensabile per l’altro prendendosene cura, o anticipando i bisogni del partner o responsabilizzandosi completamente verso una relazione che sta in piedi solo perché lui la tiene in piedi. 
Chi ama senza amare sé stesso non riconosce l’amore che l’altro gli offre, né accoglie dentro di sé i riconoscimenti o gli apprezzamenti che un partner “sano” gli farebbe, perché non li riconosce come veri. Preferisce, paradossalmente, sentirsi rifiutato allontanato credendo nell’amore faticoso, che deve essere mendicato, perché quello è un luogo a lui più familiare e che conferma la disistima che ha per sé stesso. 

➡ Ma innamorarsi veramente è altra cosa…
Innamorarsi è lasciare andare le nostre difese e cedere ai nostri bisogni più profondi di tenerezza, di protezione, di riconoscimento, senza la paura per questo di essere feriti, o meglio accettando anche questa possibilità, con la fiducia che quel dolore che avevamo provato da piccoli per essere stati rifiutati e allontanati o non ascoltati, non ci travolgerà come là e allora, perché oggi siamo persone adulte, in grado di occuparci di noi e di quel piccolo bambino ferito che è dentro di noi.

➡ Nessuno al mondo potrà assicurarci che l’altro ci sarà per noi, che ci amerà come noi desideriamo, che non ci rifiuterà, ma questo non è così pericoloso se noi amiamo noi stessi.
Ecco quindi che abbandonarsi all’amore non è metterci nelle mani di qualcun altro, anzi proprio il contrario, perché significa divenire responsabili di sé stessi della propria felicità e dei propri bisogni, nella piena accettazione di noi stessi, dei nostri limiti, della nostra fragilità e umanità.

❤️ Se avremo cura di noi troveremo chi avrà cura di noi.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>
*
*