Stefania Colombo/ luglio 10, 2019/ Stefania Colombo/ 0 comments

Ho letto di recente un libro che mi ha consigliato Alice, la mia libraia di fiducia. Mi ha detto: “A te che sei una psicoterapeuta, consiglio questo libro, uno scorcio sull’animo umano”.
Il libro s’intitola “Fedeltà” di Marco Massiroli e narra la storia di una coppia, Margherita e Carlo, ma non solo. Parla dei microsismi quotidiani, degli equilibri che si assestano giorno dopo giorno nei rapporti di qualsiasi tipo; con se stessi, con gli altri e di come spesso il tema della fedeltà sia centrale in tutti questi equilibri.

Fedeltà verso chi? Verso se stessi? Verso i propri principi? Verso il partner? E se essere fedeli a se stessi volesse dire dover tradire l’altro è i propri principi? Se ad un certo punto la fedeltà verso se stessi, verso la società, verso l’altro non fossero più allineate?

Questo libro intenso mi colpisce e mette nero su bianco ciò che spesso ritrovo nei colloqui con i miei pazienti. Mette in luce la fragilità dell’animo umano e la fragilità dei rapporti, ma anche la forza sorprendente dell’amore e la potenza della cura e dell’attenzione verso se stessi e verso gli altri.

Il libro si apre con un presunto tradimento compiuto da Carlo, un “malinteso” (o forse no) che instilla il dubbio in Margherita. Apre anche una porta sulla crisi “di mezza età” di Carlo e il desiderio di leggerezza di Margherita.

Può quindi il tema del tradimento unire anziché dividere una coppia?
Me lo chiedo, ve lo chiedo, se lo chiedono anche i personaggi del libro.
Non ho una risposta per questa domanda. Quello che posso dire con certezza è che, quando entriamo nel mondo dell’animo umano, non esistono verità assolute. Non esistono certezze, tutto è mutevole e l’essere umano è fragile.

E’ nell’accettazione di questa fragilità che si trova la chiave di tutto. Capire che, gestire il confine labilissimo fra dedizione e infedeltà, è anche una paradossale e stranissima forma di premura oltre che di salvezza.
Il male è necessario? A volte lo è per scoprire il bene.

Fra le letture di quest’estate vi consiglio di inserire anche questa.

 

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