Stefania Colombo/ gennaio 12, 2019/ Dominique Cappa/ 0 comments

“Perché cerchi la gioia fuori da te? Non sai che la puoi trovare solo nel tuo cuore?”
(Rabindranath Tagore)

“Ciascuno di noi è l’artefice del proprio destino, spetta a noi crearci le cause della felicità.  È in gioco la nostra responsabilità e quella di nessun altro.“
(Dalai Lama)

Tutti noi nella vita dobbiamo affrontare prima o poi una crisi. Può essere una crisi sul piano individuale, di coppia, relazionale, un lutto, una malattia, problemi di lavoro. Può essere un desiderio che non riusciamo a realizzare o che non possiamo realizzare. Tutto ciò fa parte della vita, di qualsiasi vita.

Il termine crisi deriva dal greco KRISIS, che significa decisione-giudizio. In oriente, l’ideogramma che rappresenta la parola crisi, indica anche “occasione”. Dunque, crisi significa: Decisione, Analisi Critica, Occasione.
Proprio grazie al significato letterale della parola “crisi”, abbiamo un’importante indicazione su come affrontare la crisi: decidere, utilizzare la nostra capacità di giudizio critico per comprendere qualche cosa e trasformare la crisi in un’occasione.

Voglio darvi alcuni suggerimenti che ho visto funzionare nella mia esperienza personale e lavorando con i pazienti.
Ciascuno di noi è dotato di tutte le capacità necessarie per affrontare il problema che sta vivendo. Ciascuno di noi, in qualunque situazione sia, possiede comunque un grado di libertà anche piccolo, che gli consente di scegliere di non farsi sopraffare da ciò che sta vivendo. La crisi è un’occasione di cambiamento da cui si può decidere di uscire meglio di quando ci siamo entrati. Dopo una crisi non si torna più ciò che si era prima, ma sta a noi decidere di trasformarla in un’occasione per migliorare sé stessi e la propria condizione.

Il primo passo è quello di prendere le distanze e allargare l’orizzonte. Possiamo immaginare di trasformarci in un’aquila che dall’alto osserva ciò che sta accadendo ed identificarci con il suo sguardo acuto, con la sua capacità di volare in alto sopra le vette per osservare ciò che sta accadendo.
Spesso quando siamo in crisi perdiamo la nostra aquila interna, e ci identifichiamo totalmente con il nostro problema. La vita si restringe, e così il nostro potere personale e il nostro spazio vitale. Non riusciamo a vedere nessuna via d’uscita, o se davvero non c’è via di uscita, perdiamo di vista il fatto che la vita può fornirci tante altre opzioni e che noi possiamo avere tanti ruoli. Per questo è importante allargare l’orizzonte: noi non siamo solo un lavoratore insoddisfatto o disoccupato, un marito o una moglie infelice, una persona malata, e così via.

Un altro passo per superare la crisi è la possibilità di cedere al cambiamento e trasformarci. Molta della nostra sofferenza è dovuta alla resistenza al cambiamento. La realtà della vita di chiunque è infatti che tutto scorre, tutto cambia. Ciò che ci rende e ci definisce adulti è proprio la capacità di accettare e adattarci ai cambiamenti. I bambini hanno l’illusione di poter controllare tutto. La farfalla esce dal bozzolo e lascia cadere la vecchia pelle del bruco, si trasforma.

Per voi, quale è il vostro bruco? Quale è il vecchio io che vi impedisce di schiudervi?

A volte ci sono sentimenti di rancore e di rabbia che alimentano una sofferenza che non può così esaurirsi. Pensieri come “Non è giusto”, “Perché proprio a me”, “Non me lo merito”, “Non doveva andare così”, ci tengono bloccati nel passato. Ma noi non siamo quei pensieri e quei sentimenti negativi. I pensieri e le emozioni scorrono se li lasciamo andare, se non ci identifichiamo con loro e, se lasciamo andare l’abito del lutto, il piacere e il gusto della vita tornano ad essere accessibili.

Un’altra occasione che ci offre la crisi è quella di esortarci a guardare più profondamente in noi stessi. Cosa possiamo imparare su di noi da questa situazione? Cosa possiamo imparare sulla vita? Cosa devo rivedere di me per essere più felice?
L’esortazione è di coltivare la fiducia che possiamo uscire migliorati da qualunque situazione difficile e che questo è comunque in nostro potere.

C’è ancora un’altra importante occasione che ci offre l’attraversare una crisi: ridipingere la nostra vita, capire davvero che cosa vogliamo veramente, chiarirci i nostri obiettivi, che cosa è davvero importante per noi, adesso. Quando parlo di ridipingere la vita, intendo realmente un lavoro costante, quotidiano, sulla creazione del quadro della vita che vorremmo vivere. Significa molto spesso riempire il vuoto dei “Non Voglio” e riempirlo con i “Voglio”.

Cominciate a dipingere, ora che è l’inizio dell’anno, il quadro della vita che desiderate.

                                                                                                          

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