Stefania Colombo/ maggio 11, 2021/ articoli, Stefania Colombo/ 0 comments

Capita spesso che alcuni miei pazienti vogliano parlare della loro paura di morire.
Certo, magari di solito evitiamo di pensarci, ma non è difficile temere la morte.
Non possiamo nascondere infatti, che la nostra cultura ci educa molto male da questo punto di vista, mostrandoci la morte come qualcosa di brutto, di negativo, di triste.
Naturalmente, ogni essere vivente è pervaso da una spinta che lo porta a vivere e a lottare per la sopravvivenza.
La paura di morire nasce principalmente dal nostro desiderio positivo di vivere, di esserci, di esistere. Abbiamo paura che tutto finisca, perché, in fondo, siamo attaccati alla vita con forza.
La paura di morire è legata ai nostri pensieri più che a ciò che sta accadendo realmente nella nostra vita.
Se stessimo concentrati sulle cose belle che viviamo ogni giorno, mettessimo entusiasmo in ogni azione, lavorassimo con gioia ed usassimo il nostro tempo con allegria e vivessimo pienamente la vita difficilmente ci metteremo a pensare alla morte.
Paradossalmente, la paura di morire subentra quando abbiamo paura di vivere.
E’ dunque la vita e il suo richiamo a lei che ci spaventa in quei momenti.
Spesso infatti la morte sopraggiunge quando non siamo soddisfatti della vita che stiamo vivendo e ci sentiamo frustrati e impotenti. Oppure quando abbiamo paura che la vita non sia così bella e felice come desideravamo o spreravamo.
La morte ci ricorda che il tempo scorre e che non stiamo vivendo la vita che vorremmo.
Abbiamo quindi paura di morire quando temiamo di non essere in grado di cambiare qualcosa nella nostra vita, quando ci sentiamo impotenti e incapaci di determinare la nostra felicità.
Più fuggiamo dalla morte e meno impareremo a comprendere che essa non solo fa parte della vita, ma è anche fondamentale per ricordarci qualcosa di importantissimo: non vivremo in eterno.
Non solo la morte ha la capacità di ricordarci che abbiamo un tempo limitato da impiegare nel modo migliore ma soprattutto che, se non siamo capaci di morire, ossia di lasciare andare, allora non cominceremo mai a vivere.
Lasciare andare significa lasciare andare le illusioni che ci hanno accompagnato tutta la vita, lasciar cadere le pretese che altri si comportino come vorremmo noi, che gli eventi soddisfassero le nostre aspettative, che la nostra vita vada esattamente come abbiamo pianificato, che possiamo controllare tutto.
Ciò che importa nella vita non è tanto la meta che raggiungiamo ma goderci il viaggio.
Spesso però capita di sentire che non potremo sentirci rilassati e felici fino a quando magari non avremo un compagno/a, non faremo il lavoro dei nostri sogni, non saremo economicamente stabili, non andremo in pensione, e così via.
Ed è proprio quando siamo ossessionati dai nostri obiettivi che ci dimentichiamo di vivere.
Quando invece siamo “occupati” a vivere, non sentiamo più la paura di morire, non ci pensiamo, non ci interessa, perché viviamo e basta.
♥️Abbiamo nostra disposizione un tempo limitato e dovremmo viverlo pienamente.

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